Con la primavera e l’estate andiamo incontro al periodo più difficile per i cavalli perché in posti circondati dal verde, come può essere il nostro, oltre a dover combattere con il caldo estivo, si trovano ad essere preda di svariati insetti, che non gli danno pace. Soprattutto i nostri cavalli sportivi, nati e cresciuti nella bambagia e accuditi in scuderia, quando si ritrovano a dover combattere con moscerini, mosche e, quando inizia il caldo afoso, anche con i tafani, possono andare incontro ad enormi problemi.
E allora che fare?
Sicuramente non bisogna farsi prendere dal panico e rinchiudere i cavalli nei box tutto il giorno, ma si deve trovare il sistema per proteggerli dagli insetti, sia dentro la scuderia che soprattutto all’esterno. Vi ho parlato anche di interno, perché a differenza di quello che si può credere, in alcuni periodi dell’anno, quando ancora non fa tanto caldo, mosche e moscerini possono trovarsi addirittura meglio all’interno della scuderia e, in quel caso, diventa importante proteggere il cavallo anche quando è nel box.
Naturalmente la quantità di insetti e la loro aggressività dipendono soprattutto da 2 fattori:
- La località in cui ci si trova e le condizioni atmosferiche: soprattutto caldo e umidità
- I diversi orari della giornata: di notte e quando è nuvoloso la situazione per i cavalli è migliore
Qui in clinica già da marzo ci troviamo costretti a proteggere i cavalli dai moscerini (che ormai vivono addirittura fino a Novembre inoltrato), con maschere che coprono sia occhi che orecchie. I moscerini, anche se non hanno potenti pungiglioni e alla fine non fanno grandi danni ai cavalli, sono per loro comunque fastidiosissimi perché si infilano nelle orecchie e negli occhi senza dargli tregua. Non hanno bisogno di temperature molto alte per vivere, per questo sopravvivono anche in autunno quando noi abbiamo già bisogno di golf e giacche pesanti. Per altro, quando gli inverni sono miti, in primavera sono più allegri e rigogliosi di sempre. Noi qui li odiamo davvero perché nei periodi in cui i cavalli starebbero benissimo al paddock, perché le temperature sono molto gradevoli e c’è tanta erba da mangiare, loro arrivano e ci rovinano la festa.
Ma ormai ci siamo attrezzati e sappiamo come proteggere al meglio i nostri cavalli.
Non bisogna mai, infatti, dimenticarsi di metterli fuori con maschere di rete che coprano, appunto, orecchie e occhi. Anche se gli occhi sono umidi e attraggono tantissimi insetti, la cosa più importante in realtà è coprire le orecchie perché i cavalli diventano matti quando sentono gli insetti che gli ronzano intorno, perciò non comprate maschere che coprono solo gli occhi (in commercio ce ne sono diverse), perché in realtà non servono a molto.
Quando devono proteggersi dagli insetti i cavalli continuano a sbattere la testa e corrono in maniera stupida, rischiando di perdere i ferri e di farsi inutilmente del male. Per altro, tralasciano di mangiare e non si godono minimamente il meritato tempo libero al paddock. Quando poi arriva il periodo più caldo, dove oltre ai fastidiosi ma innocui moscerini si aggiungono tafani e zanzare, una maschera per gli insetti può non essere sufficiente e, se si vuole dare qualche ora di libertà ai cavalli in sicurezza, bisogna alzarsi presto al mattino per metterli fuori nelle prime ore della giornata, addirittura prima delle sette.
Da noi, in piena estate, la giornata “tipo” dei cavalli ricoverati viene un po’ stravolta, perché invece di concentrare le terapie al mattino presto, come facciamo abitualmente durante il resto dell’anno, cerchiamo di mettere i cavalli al paddock prima delle sei e mezza per poi fare le terapie all’interno della scuderia al loro rientro, dopo le 11 del mattino.
In questo modo sono tranquilla che tutti riescono ad avere qualche ora di tempo libero al paddock e che, quando arriva il momento di rientrare, sono contenti perché comincia a far caldo e gli insetti iniziano a risvegliarsi. È chiaro che la situazione “caldo + insetti” può cambiare a secondo della località in cui ci si trova, ma è sempre bene considerare che alla sera, generalmente, il problema più serio è dato dalle zanzare, ma tafani e moscerini “vanno a dormire”.
Finché non sorge il sole ed inizia a far caldo, la situazione per i cavalli è in genere più tranquilla.
Se i cavalli adulti hanno bisogno della maschera, i puledri ne hanno bisogno anche di più, perché se devono trascorrere la giornata attaccati alla coda della mamma per farsi scacciare gli insetti, non riescono a muoversi e ad alimentarsi adeguatamente, rischiando di avere un periodo in cui non crescono quanto dovrebbero.
Per questo motivo da noi, nei periodi più caldi (luglio e agosto), fattrici e puledri stanno in scuderia nelle ore centrali della giornata ed escono al paddock di notte.
Noi qui siamo fortunati perché la recinzione che circonda la proprietà ci garantisce che, se malauguratamente un puledro dovesse uscire dal paddock, non può allontanarsi più di tanto.
Se avete la necessità di creare un paddock sicuro dove lasciare i cavalli di notte potete “recintarlo” anche voi con della rete, in modo da essere sicuri che durante la notte non ci sia modo che i cavalli si allontanino. Anche di notte però mettiamo le maschere protettive sia alle fattrici che ai puledri, perché attraverso la maschera vedono comunque bene e hanno una protezione in più contro le zanzare, che di notte possono comunque infastidirli.
Negli anni ho visto molti allevamenti in cui fattrici e puledri erano fuori al paddock 24 ore al giorno senza uno straccio di maschera di protezione, e quando cercavo di capirne il motivo mi sono sentita spesso dire che i cavalli in natura non portano maschere. Questo non è del tutto sbagliato, anzi, sono 5 milioni di anni che non le portano, ma anche noi umani non abbiamo avuto le scarpe per non so quanti anni, ma appena le abbiamo scoperte non le abbiamo più lasciate.
Il progresso deve esistere anche per loro…
Non amo questi discorsi, perché spesso vengono fatti da persone che non hanno la volontà di vedere quanto possa essere fastidioso e debilitante per un cavallo vivere costantemente con una valanga di insetti che lo assalgono durante tutta la giornata. È chiaro che vivono lo stesso, certo non muoiono a causa di una stagione all’esterno con caldo e insetti, ma non stanno bene e di questo tutti devono esserne consapevoli. Per non parlare di quei cavalli che vengono messi al paddock improvvisamente, perché sono in età pensionabile o si sono infortunati, dopo magari una lunga carriera agonistica passata a vivere la maggior parte del tempo in un box riparato.
Non sono abituati e già fanno fatica ad adattarsi a vivere al paddock (cosa naturale, ma per loro abbastanza ignota), figuriamoci se, oltre a quello, vengono lasciati senza alcuna protezione dall’attacco di moscerini (per almeno 5 mesi l’anno), zanzare e tafani (spesso grossi come monete da 2 euro).
I nostri cavalli sportivi, sono stati allevati e selezionati per fare sport e dunque hanno perso quella rusticità che gli permetterebbe di affrontare qualsiasi condizione, anche le più avverse. Vi ricordo, comunque, che recenti studi hanno evidenziato come i cavalli che nascono e crescono bradi in natura, difficilmente superino gli 8 anni di età e che i nostri cavalli, spesso, arrivano anche a 30 anni e più. Questo grazie alle cure e alle attenzioni che gli rivolgiamo, anche in condizioni come quelle che abbiamo visto.
Sono sempre stata dell’idea che l’inverno è comunque per loro la stagione migliore ma, purtroppo, dobbiamo adattarci anche all’estate, escogitando tutti i sistemi per fargli patire il meno possibile il disagio legato al caldo e agli insetti .
Dato che in certe ore della giornata, nei periodi più caldi, anche in scuderia spesso sono infastiditi da moscerini e zanzare, io mi sono attrezzata anche con maschere di cotone che coprono solo le orecchie, lasciando liberi gli occhi. Il cotone con cui sono fatte le nostre maschere è resistente, non li infastidisce e soprattutto non li fa sudare. In questo modo garantisco loro una doppia protezione, all’esterno con maschere di rete e spray repellenti (scelgo sempre quelli naturali), e all’interno con le mie amate maschere di cotone che periodicamente mettiamo in lavatrice per averle sempre in ordine.
E chiaro che tutto questo richiede magari uno sforzo in più durante la giornata, soprattutto per chi ha scuderie con molti cavalli, ma le maschere di cotone possono star su anche tutto il giorno e se dovesse servire anche alla notte.
Vi raccomando di non lasciare mai un cavallo con la maschera che copre occhi e orecchie per più giorni consecutivi, senza verificare che gli occhi soprattutto, ma anche orecchie e naso non abbiano subito qualche incidente nel frattempo. Se devo lasciare qualche fattrice sempre a paddock guardo sotto alla maschera tutti i giorni, sbirciando dalla parte del naso.
Anni fa un mio cliente fece l’errore di lasciare su sempre la maschera ad una sua fattrice e quando la tolse, addirittura a fine stagione, si accorse che la cavalla aveva subito un brutto trauma all’occhio e che ormai era troppo tardi per intervenire. La cavalla purtroppo perse l’occhio e da allora avverto sempre tutti di stare molto attenti.
Dunque, proteggere i cavalli dagli insetti con maschere protettive ed eventualmente spray repellenti ci aiuta ad evitargli inutili stress grazie a questi benefici:
- Possono, anche in estate, andare al paddock qualche ora nel corso della giornata.
- Nelle ore più calde all’interno della scuderia sono tranquilli perché non sono infastiditi da moscerini e zanzare.
- Nelle ore notturne patiscono meno le zanzare e quindi riposano meglio.
- Sono più sereni, meno stressati e lavorano meglio.
Le maschere di rete che utilizziamo all’esterno, quelle che coprono occhi e orecchie, si possono comprare ovunque su internet e in tutte le sellerie, e ce ne sono di tutti i prezzi. Il prezzo spesso è più alto per le maschere più resistenti, quelle più economiche magari non reggono più di una stagione.
Se invece foste interessati alle maschere di cotone fatte artigianalmente che utilizziamo noi in scuderia (come quella verde della foto in alto), mandatemi una email a carlotta.caminiti@lecicogne.com, così posso dirvi quanto costano e prendere, eventualmente, la vostra prenotazione. Le facciamo fare di diverse misure, da puledrini, per i cavalli piccoli, i pony e per cavalli più grossi (small, medium, large, xlarge).
Qui sotto troverete alcune maschere (acquistabili facilmente su Amazon) che mi piacciono perché, dopo averle provate qui in clinica, le ho trovate pratiche e resistenti.
Ricordate che con le maschere è importante non risparmiare troppo perché è facile che materiali e fattura non siano buoni e ci sia il rischio di averle rotte in pochi giorni.