Che cos’è la medicina energetica e come può aiutarci a vivere meglio e a favorire il benessere e la salute anche dei nostri animali?
Sono sempre stata attirata dalla medicina tradizionale cinese ed è per questo che ho studiato 3 anni agopuntura, massima espressione di questa antichissima pratica di medicina orientale. Utilizzando spesso l’agopuntura, di supporto alla mia professione da medico veterinario occidentale, ho imparato ad osservare ogni animale con una patologia nel suo insieme, senza focalizzarmi solo su un unico singolo problema. Noi tutti sappiamo quanto i nostri cavalli e spesso anche i nostri cani e gatti, facciano una vita che piace e fa comodo soprattutto a noi, senza chiederci se loro vivono la stessa sensazione. I lunghi confinamenti in box che patiscono i cavalli, assieme a lavori spesso eccessivamente stressanti, con magari continui viaggi e cambiamenti di ambiente, condizionano non poco il loro benessere e il normale fluire dell’energia, che costituisce ogni entità presente sulla terra.


È troppo poca l’abitudine di vederci e vedere gli altri, uomini o animali che siano, come entità energetiche e anche la medicina ocidentale spesso si dimentica di questo particolare non indifferente. L’energia che ci compone, deve poter fluire liberamente, senza intoppi e con una lunghezza d’onda in armonia con l’ambiente circostante, altrimenti arriva il malessere e quelle debolezze che portano a sviluppare infortuni, patologie e problemi che coinvolgono anche la psiche.
Questo discorso più a 360° rispetto al generarsi delle malattie e dei problemi comportamentali, mi ha sempre affascinato e ha creato in me una visione degli animali, cavalli in primis, che mi permette con poco di aiutarli concretamente a stare meglio, sia fisicamente che psicologicamente. Sapere quali sono le loro emozioni primarie, sia positive che negative, e soprattutto conoscere come i cavalli e gli altri animali con cui abbiamo a che fare le manifestano, è la base per capirli ed aiutarli se presentano delle difficoltà.
Ad esempio, chiudere un cavallo infortunato nel box per delle settimane può avere un senso per favorire la guarigione da un
infortunio, ma sicuramente non lo fa star bene e questo può essere l’origine di altre problematiche, soprattutto comportamentali. Per questo è importante non dimenticarsi di quanto sia importante il loro benessere psicologico, per permettergli di guarire al meglio.
I cavalli sono, infatti, animali naturalmente molto ricchi di energia, fondamentale per la vita di un animale predato che deve poter scappare velocemente da ogni fonte di pericolo.
Questa energia in eccesso, se non trova il modo di sfogarsi, si accumula dove non dovrebbe, causando problemi che spesso non vengono considerati tali, ma che a mio avviso sono alla base di molte condizioni che rendono i cavalli ingestibili e propensi a farsi continuamente del male.
Quando, utilizzando l’agopuntura, possono rimettere energeticamente in equilibrio un animale, spesso riprende vigore, voglia di vivere e guarisce più velocemente dalla patologia che lo ha investito.
Ad oggi diversi rami della medicina alternativa si rivolgono proprio alla medicina energetica, fornendo un aiuto concreto, senza essere in alcun modo pericolosi per la salute.
Tra questi c’è sicuramente la terapia con i fiori, a cui mi sono avvicinata da qualche anno.

Venendo da una formazione in medicina tradizionale cinese che fa della fitoterapia (medicina che utilizza le piante curative) uno dei suoi rami più significativi ed efficaci, conosco la potenza di alcune piante e di come si possono sfruttare per favorire la salute degli essere viventi.
La fitoterapia è, infatti, molto conosciuta e apprezzata anche nel mondo occidentale, senza dimenticarsi che anche molti farmaci convenzionali hanno a loro interno derivati delle piante.
La floriterapia ha sicuramente origini più recenti, perché il primo che ha studiato i benefici dei fiori è stato il dott. Edward Bach, medico inglese vissuto a fine ‘800. I fiori, essendo la massima espressione delle piante da cui nascono, sono un concentrato di energia, che può essere sfruttata per favorire il benessere psicofisico nostro e dei nostri animali.


Il coinvolgimento della psiche è quello che più mi ha attirato della floriterapia, per due ragioni:
- Avere un arma completamente naturale che si rivolge principalmente alla salute della psiche, che ha un ruolo fondamentale sul benessere generale dei nostri animali,
- Ai proprietari si richiede solo una semplice somministrazione di gocce insapore, operazione che possono fare tutti quotidianamente con grande facilità.
I fiori disponibili sono diversi, a partire da quelli studiati dal dott. Bach a quelli provenienti dal Bush australiano, studiati dal dott. Dr. Ian White più di recente, certamente più numerosi e con un range di utilizzo più ampio.
La scelta dei fiori giusti e la mancanza di pregiudizi che hanno gli animali, sono alla base della loro efficacia. Senza conoscerli bene come adesso li ho somministrati per anni ai miei cani, consigliata da un’amica farmacista, e i risultati sempre ottimi mi hanno spinto a provarli anche sui cavalli, con altrettante soddisfazioni.
Ho deciso così di volerli studiare meglio andando a fondo delle caratteristiche di ciascuno fiore.
Le giuste combinazioni di fiori, fatte con un occhio sicuramente più esperto, mi hanno fatto capire quanto sia importante interpretare al meglio l’animale, con le sue caratteristiche caratteriali e le sue fragilità, legate sicuramente alla sua personalità, ma anche a quel particolare momento della sua vita.
Cavalli che ho ricoverato mediamente depressi dopo lunghi periodi di inattività, fattrici primipare stressate dal parto e da una condizione che non conoscono, cavalli nervosi e ipercinetici hanno sempre un ottima risposta alla somministrazione dei fiori. I fiori, infatti, muovono l’energia nella giusta direzione e favoriscono quell’equilibrio psicologico fondamentale per vivere al meglio ogni situazione o condizione da affrontare. Come sempre, l’ambiente e la corretta gestione degli animali è la prima cosa da valutare quando si ha a che fare con un problema comportamentale, ma avvalersi di un ulteriore aiuto, che favorisca quel rilassamento fondamentale per andare incontro ad ogni cambiamento, non costa nulla e può aiutarci molto.
Nei cavalli utilizzerei una giusta combinazione di fiori per:
- Aiutare le cavalle e i puledri nella fase stressante dello svezzamento.
- Favorire la guarigione da patologie di natura psicosomatica legate a condizioni di vita che poco si avvicinano alla loro natura, come può essere l’ulcera gastrica.
- Affrontare al meglio periodi di convalescenza, dopo patologie ed infortuni.
- Aiutare a risolvere problematiche comportamentali
- Favorire il rapporto cavallo/cavaliere
- Aiutarli ad adattarsi meglio ai cambiamenti (scuderia, cavaliere, gruppo di “amici”, età, etc…)
Come dico sempre, l’obbiettivo dovrebbe sempre essere quello di non focalizzarsi sul singolo problema, ma di imparare a vedere l’animale


nella sua interezza, cercando di interpretare anche problemi che possono derivare da storie passate di cui spesso, purtroppo, non siamo a conoscenza.
Per aiutare un animale con un problema dovremmo poter utilizzare tutti i mezzi a nostra disposizione, compresi i fiori, con la loro carica di energia positiva, che gli viene dalla natura dove nascono.
Fammi preparare i fiori per il tuo cavallo
Parliamo online del problema , mi racconti di lui e delle sue caratteristiche caratteriali ed io ti creo la miscela di fiori da dargli
