La gestione di un’emergenza in campo, sia che coinvolga uno o più cavalli, richiede sempre un intervento tempestivo da parte di chi è sul posto in quel momento, nell’attesa che arrivi il veterinario. Se l’avete chiamato e non è lontano, raggiungerà il cavallo velocemente e penserà lui ad eseguire interventi e terapie indicate per la gestione dell’emergenza; ma se non riuscisse ad arrivare in un tempo ragionevole, è importante poter fare qualcosa di utile anche da soli. Oltre ad avere un minimo di nozioni di pronto intervento, come ad esempio saper fare le iniezioni, dovreste avere a portata di mano almeno qualche farmaco, perché il tempo per recarsi in farmacia, sempre che non debbano ordinare il farmaco veterinario di cui avete bisogno, diventa interminabile se state gestendo un’emergenza. Per non parlare del fatto che, solitamente, le urgenze accadono sempre la domenica, a Natale e anche durante le feste che prevedono una chiusura totale di tutti i negozi, farmacie comprese. Voi mi direte: e le farmacie di turno? È vero, quelle ci sono, ma la possibilità che abbiano il farmaco veterinario che serve a voi in quel momento è davvero remota.
Ma quali sono le urgenze che hanno bisogno di un intervento tempestivo da parte di chi è con il cavallo in quel momento?

Le più comuni sono decisamente le ferite, soprattutto se i cavalli stanno al paddock, magari in compagnia di altri cavalli. Calci e morsi possono sempre capitare, soprattutto se i cavalli del gruppo stanno insieme da poco e non sono ancora ben affiatati. E poi i cavalli sono bravissimi a farsi male nei modi più stupidi ed essendo grossi e pesanti, anche un piccolo e insignificante chiodo può creare ferite devastanti.
Tra le problematiche in cui è facile incorrere, bisogna sicuramente inserire i traumi muscolo-scheletrici non associati a una ferita, soprattutto per i cavalli in lavoro. Gambe e articolazioni ingrossate, calde e dolenti possono sempre capitare, e hanno bisogno di essere gestite fin da subito nella maniera migliore per iniziare il loro processo di guarigione, che spesso non è affatto breve. Nel caso di una lesione tendinea o legamentosa, ad esempio, l’ecografia di controllo da parte del veterinario sarà facilitata se il cavallo ha assunto dell’antinfiammatorio appena avvenuto il trauma, perché dolore ed edema saranno minori.

E poi ci sono le allergie, soprattutto in estate, con gli odiosi attacchi d’asma, i ponfi sulla pelle e il prurito, soprattutto su coda e criniera per quei cavalli che soffrono di dermatite estiva.
Anche i fastidiosissimi mal di pancia che tanto ci spaventano, andrebbero gestiti farmacologicamente nell’attesa del veterinario. Vedere un cavallo che si sbatte di qua e di la dai dolori non è piacevole per nessuno e può diventare un’esperienza da dimenticare se non si è nelle condizioni di poterlo aiutare in nessun modo.
Per questa ragione se al telefono il veterinario vi consiglia di intervenire in prima istanza da soli, ad esempio somministrando un farmaco antidolorifico, non potete farvi trovare impreparati senza avere niente a disposizione in tutta la scuderia.
E allora che fare?
La cosa principale da fare è creare, o accertarsi che ci sia magari già fatto anche se non adeguatamente fornito, un armadietto farmaceutico con almeno 1 pezzo di ciascuno dei farmaci di primo soccorso, ma non solo… Infatti, avere anche la possibilità di iniziare una cura nel momento in cui serve farlo, soprattutto se si tratta di un antibiotico, ha un’importanza da non sottovalutare. Per fare questo l’impegno economico non è davvero eccessivo perché, in fondo, i farmaci per le emergenze, non sono poi così tanti come si potrebbe pensare.
Molti farmaci sono venduti a flaconi di misura più o meno abbondante a seconda delle esigenze. Ma, a scopo preventivo, si possono tenere in scuderia confezioni più piccole, così da contenere i costi e ridurre la possibilità che scadano senza essere stati utilizzati.

Un’altra considerazione importante da fare con il veterinario che dovrà farvi la ricetta per acquistare molti dei farmaci, è legata alla capacità del proprietario del cavallo o di chi è in scuderia, di fare le iniezioni intramuscolo o, meglio ancora, endovena.
Non voglio dire che sia sempre fondamentale saper fare un’endovena, ma quando ci si attrezza per gestire determinate situazioni creando una piccola scorta di farmaci, se non si sanno fare le punture in vena
bisogna pensare a principi attivi che, a parità di efficacia, si possono fare anche in muscolo. Le iniezioni in muscolo hanno una risposta più lenta e, a volte, meno efficace ma sono comunque utili.
Cosa andrebbe tenuto in scuderia per essere mediamente coperti, nell’attesa del veterinario e che si possa recuperare il farmaco giusto in farmacia?
Come ho già detto, le urgenze più rognose e probabilmente più frequenti sono le ferite, le coliche e i traumi osteoarticolari, ed è proprio da queste che partirei. Nel vostro armadietto farmaceutico dovreste avere per prima cosa una soluzione antisettica/disinfettante o del semplice aceto per pulire bene la ferita da sporco e detriti. Lavare la ferita il prima possibile con acqua e sapone è importantissimo per scongiurare eventuali infezioni gravi, non gestibili neppure con gli antibiotici.
Io uso sapone di Marsiglia, perché mi permette di detergere bene la parte, e di un pezzo di cotone bagnato come “spugna”. Poi si risciacqua bene con acqua, si aspetta un momento che l’acqua in eccesso se ne vada e, sarebbe ottimale, tamponarla per qualche minuto con una soluzione di acqua e aceto (acido acetico) allo 0.25%-0.5% (diluizione 1:3 o 1:4), per poi chiudere la ferita con cotone garzato e Vetrap®, nell’attesa che arrivi il veterinario a valutarne la gravità ed eventualmente a suturarla.

Avere a disposizione, rigorosamente in frigo, un antibiotico ad ampio spettro da poter fare nell’immediato, è utilissimo perché una buona copertura impedisce ai batteri che contaminano la ferita di proliferare, e il cavallo guarisce prima e meglio.
Vi ricordo che le ferite sono suturabili solo per poche ore dopo il trauma, perché con il passare delle ore i tessuti si imbibiscono impedendo ai lembi di unirsi. Anche il classico spray blu, spray antibiotico a base di soluzioni antibiotiche e antimicotiche come la oxitetraciclina cloridrato o la clorexidina (tipo Vioseptin® o Spray Caf®), è molto utile da spruzzare su escoriazioni e ferite suturate nelle prime ore dopo il trauma, per scongiurare possibili infezioni. La somministrazione di un antibiotico per via generale dovrebbe essere fatta ancora prima di intervenire direttamente sulla ferita con lavaggi e suture.

Ovvio che se l’antibiotico non c’è, si perderà del gran tempo a recuperarlo e dunque la ferita dovrà per lo meno essere pulita e disinfettata. Basterebbe tenere nel frigo della club house una confezione da 100ml di un antibiotico ad ampio spettro come Depomicina® o Combiotic®, o un sulfamidico come il Noxaprim®, il Equibactin® o il Trimetro-Sulfa® che essendo in pasta o liquidi si possono somministrare per bocca.
Per le coliche, invece, penso sia importantissimo avere velocemente accesso ad un antispastico (Buscopan®) in un primo momento e successivamente, se il cavallo ha ancora dolore, un antinfiammatorio a base di flunixine meglumine, principio attivo con, appunto, un’azione molto efficace sul dolore. Ci sono tantissime aziende che fanno farmaci con questo principio attivo e a seconda del costo, del taglio della confezione e delle preferenze del vostro veterinario potete fare una scelta. Inoltre, un antinfiammatorio tenuto di scorta può servire anche per altri problemi, come traumi, gonfiori e zoppie.
Chiaro che in caso di colica il veterinario va sempre chiamato e che sarà lui a dirvi cosa fare in funzione di quello che gli descriverete e del tempo che impiegherà a raggiungervi. Un paio di confezioni di Buscopan® ad uso umano hanno un costo ridicolo e andrebbero sempre tenute a portata di mano per queste evenienze, anche perché è un farmaco che si può fare in muscolo senza problemi.

Antinfiammatori in bustine o in pasta da dare per bocca ce ne sono diversi e molti di questi per i problemi muscolo-scheletrici sono addirittura meglio.
Un altro farmaco di cui non si dovrebbe fare a meno è un cortisonico per affrontare diversi tipi di emergenze: punture di insetti, collassi, crisi d’asma, dermatiti acute con forte prurito, e molto altro.

Ci sono purtroppo molti cavalli allergici, ogni anno se ne vedono sempre di più, probabilmente a causa della vita che gli facciamo fare e di un’alimentazione spesso eccessivamente spinta o di un fieno troppo polveroso. Il risultato sono spesso crisi di asma acuta, con cavalli che per molto tempo restano in serissima difficoltà respiratoria. In questi casi un’iniezione di cortisone può dare un sollievo quasi immediato al cavallo e quindi, anche in una situazione come questa, aspettare che arrivi il veterinario senza poter fare nulla può diventare un inutile tortura, sia per il cavallo che per chi lo assiste.
Un armadietto farmaceutico utile nella gestione delle emergenze, in realtà non è che debba contenere chissà quanti farmaci, ma quelli utili nell’immediato è bene che ci siano per intervenire quando serve. Un antibiotico ad ampio spettro, del cortisone, dell’antinfiammatorio e un antispastico, oltre a una soluzione antisettica come il Betadine® (sia rosso che giallo), garze grandi almeno 5×5, del cotone garzato, qualche fascia tipo Vetrap® , dell’Animalintex® per la gestione di sobbattiture e problemi ai piedi e della creta per eventuali gonfiori ed infiammazioni, possono bastare anche se è importante che ne parliate con il veterinario che, in funzione delle sue preferenze e dei problemi che riscontra più di frequente in scuderia, potrà consigliarvi meglio sui farmaci che ritiene più efficaci e utili da avere a portata di mano.
È vero che la collaborazione tra le persone è spesso piuttosto difficile da ottenere, soprattutto in ambito “equestre”, ma secondo me sarebbe giusto che nelle scuderie più persone con il cavallo di proprietà si dividano il costo dei farmaci dell’armadietto, così da averne accesso tutti al momento del bisogno. In un mondo di persone civili questo non solo sarebbe possibile, ma sarebbe la norma.

Ogni scuderia o gruppo di persone, dovrebbero mettersi d’accordo su come gestire le cose: ad esempio, quando si utilizza un’unica dose di farmaco, il flacone usato lo deve tenere chi ha utilizzato la dose, sostituendolo con uno nuovo, o rimane a disposizione degli altri, anche se non è più pieno.
Insomma, la gestione dell’armadietto può essere fatta in molti modi, ma il non riuscire a mettersi d’accordo o la presenza in scuderia di persone poco educate, non deve assolutamente diventare una scusa per non riuscire a detenerne uno ben fornito, perché l’utilità e il concreto aiuto che si può dare a un cavallo che sta male nell’immediato dovrebbe essere sempre la cosa più importante.