Il mio cavallo è stoico, come riconosco se qualcosa non va?

Ma se il mio cavallo fosse particolarmente stoico come mi accorgo se ha dolore o vive una condizione di disagio?

Chiunque abbia cavalli di proprietà o lavori con loro tutti i giorni sa che ognuno di loro ha una sua personalità ben definita, che si manifesta quotidianamente in ciascuna delle situazioni che deve affrontare durante il lavoro e il tempo libero. Anche condizioni di disagio e dolore sono per lui situazioni che affronterà nel modo che gli è più congeniale.

Quindi ogni cavallo ha un suo peculiare modo di affrontare il dolore.

Ci sono cavalli, infatti, che non manifestano apertamente il dolore, o perché hanno una soglia molto alta oppure perché mettono in atto una vera e propria strategia di sopravvivenza in grado di camuffare il disagio a chi ritengono essere un possibile predatore.

Cavalli che vivono a contatto con le persone e sono abituati da sempre ad essere accuditi e coccolati, a mio parere, non avvertono più l’uomo come una possibile minaccia e questo va tenuto in considerazione.
La mia vecchia cavalla Loreley ormai ventottenne, ad esempio, quando ha un pelo fuori posto sembra prossima alla morte facendoci preoccupare moltissimo. La nostra amatissima Peppina, invece, che da qualche anno convive con una bruttissima artrosi degenerativa al carpo destro, vive serenamente malgrado abbia un dolore cronico costante che sicuramente le crea una situazione di disagio. Vive libera di girare in tutta la nostra proprietà, sceglie i cavalli con cui trascorrere la giornata e il suo carattere formidabile le permette di affrontare le giornate sempre con gioia e serenità. Direi onestamente che la paura dei predatori, malgrado il suo importante handicap fisico, non è proprio un suo problema.

Come ho già specificato nello scorso articolo (Il tuo cavallo ha dolore. Sei sicuro di accorgertene sempre?), l’individualità, quando si parla di disagio e dolore, è di fondamentale importanza. Per questo motivo, per tutti noi che amiamo questi straordinari animali, diventa fondamentale imparare ad osservare con attenzione i nostri cavalli per imparare a conoscere bene i loro atteggiamenti normali e di conseguenza riconoscere quando c’è qualcosa che non va, soprattutto se si ha a che fare con soggetti particolarmente stoici.

Alcuni soggetti reagiscono agli stimoli negativi come stress e dolore con comportamenti di difesa appresi, come sfuggire e nei casi più gravi aggredire, ma nella maggior parte dei casi il cavallo diventa più schivo e introverso reagendo semplicemente con un cambiamento di carattere e di atteggiamento che non può sfuggire ad un cavaliere attento.

Ma cosa possiamo osservare in più, anche nei cavalli più stoici, per identificare condizioni di disagio o di dolore?

  • Le espressioni della faccia
  • La postura e le posizioni del corpo che assume
  • Il grado di attività

DoloreIl cavallo, infatti, manifesta le emozioni, sia positive che negative, come il dolore, la paura e il disagio, attraverso il linguaggio del corpo. Alcune espressioni di questi stati emozionali sono involontarie e impossibili da nascondere anche per i cavalli più stoici.
Gli occhi dei cavalli, ad esempio, sono una finestra sulle loro emozioni. Quando il cavallo prova disagio o dolore le pupille si dilatano o si contraggono e le palpebre non sono belle aperte e l’arcata orbitale (sopra l’occhio) diventa prominente. L’occhio cambia addirittura di forma. Quando il cavallo sta bene gli occhi sono belli tondi e rilassati.
Cavalli che provano dolore hanno solitamente la mascella rigida e possono addirittura digrignare i denti. Le tensioni a livello della bocca possono causare uno spostamento del labbro superiore verso l’alto facendo apparire il mento più pronunciato del normale. Le narici, in genere, sono rigide e dilatate. Complessivamente questi cavalli hanno un atteggiamento  rigido, lo sguardo fisso e portano la testa bassa con il collo orizzontale rispetto al terreno con le orecchie tese portate spesso indietro.

Come vi ho già detto i cavalli abituati a manifestare apertamente dolore e disagio possono diventare irritabili, sono ansiosi e non trovando pace riposando poco e male, e nel momento in cui provano più dolore possono diventare anche aggressivi. I cavalli più stoici invece diventano più introversi, sono meno attivi del normale e generalmente tendono ad isolarsi, diventando anche indifferenti nei confronti di quello che gli accade intorno. Questo si può notare più facilmente quando sono abituati a stare in gruppo al paddock.
Tendono, inoltre, a perdere l’appetito e le loro abitudini di riposo possono modificarsi, soprattutto se quando si sdraiano provano più fastidio.
Bisogna sempre avere ben presente che i cavalli meno espressivi, perché più schivi e spesso più paurosi, hanno esperienze più intense di quello che manifestano attraverso il loro corpo.

Il tuo cavallo è fortunato se ha un proprietario attento che tiene a lui e si accorge se qualcosa non va, perché è facile non accorgersi o passar sopra a comportamenti apparentemente trascurabili.

I cavalli non sono macchine e questo bisogna sempre tenerlo a mente. Quindi, anche se per loro natura sembrano star bene, ogni piccola modifica del comportamento normale dovrebbe farci drizzare le antenne e fargli riflettere su cosa potrebbe non andare.

Stress, dolore e disagio sono le cause più comuni di sofferenza e quindi che andrebbero sempre indagate. È sbagliato dare sempre le colpe al cavallo, perché, come dico spesso, sta a noi mettere in discussione i molteplici fattori che potrebbero causare problemi tali al nostro cavallo da indurgli dei comportamenti lontani dalla normalità.

The equine pain face

The Horse – Recognizing Pain in Stoic Horses

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The equine pain face

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